Furio Galli

a cura di Roberta Barbieri

Il clown clandestino è un clown in incognito, che compie azioni a volte bizzarre,
senza mai svelare la propria natura di clown. -Pierre Byland-

Succede così, che una sera d'autunno vai ad un appuntamento, un amico ti invita ad una performance,
sono i Ragazzi di Bucarest, ti dice...
Ed è così che ti imbatti nei loro volti, che non conoscevi, che ti guardano per la prima volta.
Quei volti, quegli sguardi intensi e profondi, ti catturano come quando hai davanti qualcosa che ti chiama.
Ed è come entrare in un tunnel, come nei sotterranei, i loro labirinti di giovani vite intrecciate
per caso dal destino.
Tuttavia, in fondo a quel tunnel, puoi vedere la luce di chi ce l'ha fatta e con infinita dignità ti dice:
ora ci sono anche io.
Quei volti, sono espressioni artistiche, emanano emozioni, le stesse che può donarti
un quadro un opera d'arte, perchè l'arte non ha radici precise, luoghi deputati.

L'Arte risiede e vive anche negli angoli più bui, nascosti, pronta a venire alla luce,
scoperta dall' occhio attento, sensibile di chi sa guardare “oltre”, trovare significati apparentemente assenti...
L'apparenza a volte depista, ti porta lontano, come un clown clandestino,
ma la normalità può far nascere anche quei dubbi, sani,che in ognuno conducono la ricerca del proprio clown,
nascosto, dentro di noi.
Questa mostra nasce dall'idea di narrare un esposizione che possa fare da tramite,
tra una vita di strada ignorata, scansata e guardata con fastidio, e il riscatto tramite
una rigorosa disciplina circense. Gli artisti di Parada, gli Ultimi, sanno trasmettere l'empatia, creano il contatto con gli "altri",
alcuni dei quali trovano un'empatia totale; un pittore può scoprire "il proprio clown",
l'espressione più intensa di se stesso e dipingere il proprio grazie.

La mostra si compone di più livelli ed espressioni artistiche :

Il figurativo, la rappresentazione dell'Arte e dei volti dei Ragazzi che portano il messaggio,
viene riprodotta con le foto scattate da Laura Chiarotto e Roberta Barbieri durante l'happening all'Ibis Hotel.
La storia dei Ragazzi e di Parada Italia può essere rappresentata artisticamente ma deve restare ancorata
ad una testimonianza "reale". I quadri di Furio Galli, pochi i figurativi, in cui si possono riconoscere i "clown sul palcoscenico",
i Ragazzi e lo Staff di Parada che fanno da tramite empatico.

Il resto dei quadri sono astratti e rappresentano la partenza delle forme e dei colori sui volti dei clown,
arabeschi spontanei, pronti a diventare una nuova maschera in favore del "clown clandestino".
Il pittore, l'artista, scopre il clown clandestino dentro di sè.
Da questo punto di partenza il "clown clandestino" rappresenta le sue emozioni di persona mischiata
al "pubblico", facente parte del pubblico, ma che dal pubblico si distingue per la voglia di coinvolgere e
diffondere empatia ed emozioni.
Schizzi di colore a forma di tondo ricordano la visione di un tombino visto dal basso,
con il Cielo come obiettivo.
Grandi parti intonse, bianche, testimoniano l'indifferenza diffusa ed il senso di Vuoto
che si insinua sempre di più nei rapporti umani, aggredito da gocce Blu, Arancio, Perlate
che lanciano urla di gioia, di passione. Sempre forte nello scenario il Nero, il dramma
su cui i colori più chiari possono brillare, che esercita però sempre il suo fascino autodistruttivo.
la vendita dei gadgets agli intervenuti e le loro donazioni saranno tutte devolute a Parada Italia.
la vendita dei quadri, tolta una percentuale a copertura dei costi "vivi",
sarà devoluta in beneficenza a Parada Italia

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