Atto primo
Bazar17 non è un gruppo di artisti, ma solo il frastuono di parole franate, l’irraggiungibile detrito del colore puro.
Lavoriamo su macerie di una cultura già nata come residuale, crediamo nell’onda e nella crudeltà.
Crediamo nei ritardi, consapevoli che ogni atto è solo sequenza postuma del tentativo di descrivere.
Crediamo nel collettivo della solitudine, da dove il gesto artistico diventa postura, ricognizione espressiva che guarda all’altro per manifestarsi come carne e corpo non più finestra del mondo, ma soglia dell’umano.
Crediamo nelle logiche mutanti, nella schizofrenia emotiva e nelle multidentità nello spostamento e nella dislocazione come luogo del mutamento.
Crediamo nella paura di coincidere con la nostra pelle e nel disseminare suoni in ogni direzione.
Crediamo che nulla sia Sacro, soprattutto i nostri Gesti.
Alessandro Assiri - Furio Galli
Guarda il Video